FELICE TAGLIAFERRI
SCULTURA AL BUIO



UN PROGETTO DI
Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio
NELL’AMBITO DI
Festival Non c’è differenza

26 novembre 2019 

Teatro Laboratorio di Verona
Verona 



Ideato e organizzato dal Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio nell’ambito del Festival Non c'è differenza, un workshop intensivo condotto dall’artista Felice Tagliaferri con gli studenti del biennio in Atelier Direction - Mediazione Culturale dell’Arte dell’Accademia, per sviluppare la capacità tattile, sia come particolare forma esplorativa che come possibilità di creazione artistica che come
ausilio all’appendimento.

Un percorso attraverso il canale tattile per permettere d maturare un’esperienza sensibile intensa e autentica, in relazione alle visioni immaginifiche, interne ad ognuno, delle cose del mondo esterno.
Il laboratorio didattico, prevedendo momenti d lavoro senza l’uso della vista, vuole simbolicamente ricreare la condizione di svantaggio in cui si trovano alcune persone.

Felice Tagliaferri collabora con il Museo Tattile Statale Omero, il Museo di Arte Contemporanea di Roma, i Musei Vaticani, l’Accademia di Brera, l’Accademia di Roma e la Collezione Guggenheim di Venezia.
E’ tra i protagonisti del libro di Candido Cannavò “E li chiamano disabili” (Rizzoli 2005) e del libro di Mauro Marcantoni “I ciechi non sognano il buio” (Franco Angeli 2008). Adina Pugliese gli h dedicato un capitolo del suo libro “L’arte è utile. Comunque bella”. E’ stato inoltre citato su diverse testate giornalistiche e trasmissioni televisive, tesi di laurea presso le Accademie d’Arte di Brera Bologna, Urbino, Carrara e presso la Terza Università di Roma.





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