ANIMA 


UN PROGETTO DI
Associazione Pro Loco di Isola della Scala, Associazione Antiche Contrade
IN COLLABORAZIONE CON
Accademia di Belle Arti di Verona
IN OCCASIONE DI
55 ^ Fiera del Riso di Isola della Scala
 
CON IL PATROCINIO DI
Ente Fiera Isola della Scala
COORDINAMENTO
Daniela Rosi

ARTISTI
Lucrezia Baldon, Valentina Bellini, Isabella Besutti, Vania Casna, Manuel Cristani, Stefania Dal Bosco,  Anna Dietzel, Filippo Locatelli, Giulia Lo Giudice Comensoli, Caterina Mazzoli, Matilde Moda, Angelica Ongaro, Nina Panico, Anna Pasinetti, Rosamaria Pepe, Alice Pierantoni, Francesca Previdi, Letizia Salvadori, Fatima Taglialatela, Francesca Vignoni

13 settembre - 8 ottobre 2023

Isola della Scala, Verona

Anima - L'arte nelle vetrine è una mostra diffusa, una open gallery, delle opere degli studenti dell’Accademia nelle vetrine di negozi ed esercizi commerciali di Isola della Scala in occasione della 55^ Fiera del Riso.

Gli artisti e le artiste, in stretta collaborazione con i commercianti, si sono misurati con spazi espositivi non convenzionali all'arte ma analogamente stimolanti. Il titolo dell’’iniziativa fa riferimento alla volontà di animare le vie del paese con l'espressione più profonda di ogni individuo, ovvero l'arte, e al tempo stesso allude al cuore del chicco di riso, la parte più interna del cereale che in gergo culinario viene detta anima.

Tecniche e materiali, riferimenti stilistici ed estetici, scelte cromatiche ed uso dello spazio, sono libera espressione della creatività personale di ciascun attore orientate da un tema comune deciso per questa edizione: l'acqua e le sue forme, elemento indispensabile per la vita del "bianco cereale" e più in generale argomento di grande attualità.





GLI ARTISTI E LE OPERE


Filippo Locatelli
K. UCINO, Via Marconi, 9, Isola della Scala

Non Arte, 2023
Frutto di una stessa azione ripetuta fino allo sfinimento, come si trattasse di un rito, l’artista ha sovrapposto diversi livelli di colore per creare una serie di immagini digitali nere private di ogni riferimento alla rappresentazione.  Il progetto riflette sul concetto di creazione, coinvolgendo lo spettatore in un dialogo intimo ed emotivo con l’opera, i cui unici dati disponibili sono quelli che la circondano: titolazione, contesto, descrizione, ecc…

Valentina Bellini
ELINTIMO, Piazza Martiri della Libertà, 5, Isola della Scala 

Ghiaccio, Nuvole e Acqua, 2023
Due tele sorelle rappresentano le trasformazioni dell’acqua attraverso una visione in volo. Nella prima si vede l’acqua nella sua fase solida, il ghiaccio; nella seconda, nella fase liquida e gassosa, ‘Nuvole ed Acqua’.
La tridimensionalità dei quadri è data dalla modellazione della superficie e lascia la tela a uno spessore quasi nullo per far risaltare il movimento dell’acqua nelle sue trasformazioni.

Mondi liquidi, 2023
Tre tele legate una all‘altra raccontano il tema dell’acqua e dell’ambiente.

Acque Fiorite, 2023
L’opera rappresenta la primavera, la bellezza dell’acqua limpida, pura, viva, con fioriture di ninfee che sbocciano nel momento più bello dell’anno. L‘acqua che siamo soliti ammirare nei nostri laghi e nei nostri fiumi, nei primi tiepidi e soleggiati pomeriggi primaverili, è quella di una natura incontaminata che infonde pace nel cuore e nell’anima.

Acque Radioattive, 2023
Concepita come una denuncia all’inquinamento ambientale e nello specifico dello sversamento di prodotti chimici nelle acque, l’acqua è qui declinata in colori malsani che trasmettono inquietudine. Si tratta di acqua inquinata, radioattiva, pericolosa. L’opera vuole essere un monito a ciò che l’uomo e le industrie stanno facendo al nostro unico pianeta, mettendo in luce l’urgenza di salvaguardare la terra per continuare a vedere ‘Acque Fiorite’.

Acque Dorate, 2023
Un omaggio all’acqua, nostro tesoro più grande, grazie a cui tutto vive sulla terra: le piante, gli animali e l’uomo. Nasce così sulla tela un’unione di acqua e polvere d’oro, poiché è la ricchezza più grande che abbiamo.

Marea, 2023
Omaggio all’incontrastata forza della natura, l’opera rappresenta i mari e gli oceani che si fondono in un‘unica grande tempesta, il caos e la forza incontrastata dell’acqua nel suo tumulto, le mille sfumature di una burrasca. Tramite un’apposita tecnica, l’artista rende il colore fluido quasi quanto l’acqua, per poi soffiarlo creando un effetto che evoca le onde del mare.

Isabella Besutti

CORRADO, Piazza Martiri della Libertà, 11, Isola della Scala

Allestimento Splash, 2023
L’insieme di tre opere compone l’allestimento: chi guarda la vetrina si tuffa dentro un mondo di acqua, tra riflessioni personali e tematiche ambientali.

Casualmente acqua, 2023, Acrilico su tela
La vita dell’essere umano sulla Terra è data da un insieme di circostanze, forse casuali, che hanno portato alla conformazione attuale del pianeta e allo sviluppo di diverse forme di vita. Uno degli elementi fondamentali per la sopravvivenza delle specie animali e vegetali (come, ad esempio, la pianta del riso) è l’acqua. L’opera simboleggia una superficie di acqua: la tecnica del rovesciamento casuale del colore sulla tela è espressione della casualità con cui si è formata la vita sulla Terra. L’opera comunica inoltre la caratteristica effimera della vita dell’uomo, ponendo l’accento sull’importanza che ha l’acqua come elemento necessario per la sopravvivenza.

Riflesso di noi 2023, Acrilico su tela
L’opera vuole ricordare che il corpo umano è composto principalmente di acqua, circa il 70% del peso totale. Il noi del titolo rimanda ad una dimensione cosmica, in cui ognuno è allo stesso tempo individuo e cittadino del mondo. Noi tutti abbiamo bisogno della stessa sostanza che permette la vita e che è intrinsecamente parte di noi: l’acqua.

Oh, piove! Agosto 2023, Gomma crepla e filo di bava
L’installazione abbraccia l’intera vetrina: le gocce scendono dappertutto, esattamente come fa la pioggia quando cade dal cielo. In relazione agli ormai tangibili effetti del cambiamento climatico, l’opera, oltre ad avere una funzione puramente decorativa, vuole essere un buon auspicio affinché ricominci a piovere.

Filippo Locatelli
PUNTO CONTABILE Via Monte Pegni, 3

Linea, 2023
L’opera è il risultato di un’azione compiuta dall’artista che ha tracciato un segno della sua presenza in un dato tempo e in un dato luogo.
Presentata come documentazione dell’azione, l’opera invita idealmente il pubblico un un dialogo con l’ autore attraverso la testimonianza materica della sua esistenza.


Nina Panico
IL PANE DI BONFANTE STEFANIA Piazza Martiri della Libertà, 1 

Phōsphóros, 2023
L’installazione si compone di una struttura in plexiglass con una vasca contenitiva alla base e alla sommità dei getti d’acqua che permettono la caduta di chicci di riso pigmentati di colore fluorescente. In un chiaro parallelismo tra mondo vegetale e umano, ogni chicco di riso rappresenta l’uomo nel suo scorrere frenetico dentro alla vita. L’acqua, fonte vitale ed eterna, accompagna questo fluire irrefrenabile. Un invito a riflettere sulla fugacità della vita.



Anna Dietzel

LA FIORERIA DI ALICE Via Garibaldi, 4

Stagno, 2023
L’opera si ispira a quella fase sospesa tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno in cui persiste la calura ma le ore di luce cominciano a ridursi sempre di più.

Bicchiere Vuoto, 2023
Estratta dalla graphic novel “Tre di notte a Miltenberg”, l’opera raffigura il giardino della nonna dell’artista e un tavolo alla fine di un pasto. Entrambi i recipienti, la fontanella e i bicchieri, non hanno più acqua al loro interno.

Stefania Dal Bosco
TOMEZZOLI GIOVANNA TABACCHERIA Via Garibaldi 6, Isola della Scala

Lampade Atmosfera, 2023
Le lampade sono state realizzate interamente a mano dall’artista con la tecnica Origami. La carta viene tagliata a misura, dipinta, piegata e infine rilegata con un filo di cotone. I colori utilizzati sono acrilici e/o ecoline. Il paralume è sostenuto da una base in ceramica cotta a 970 gradi e l’argilla utilizzata è prevalentemente semi refrattaria bianca o liscia rossa; altre basi sono ingobbiate con terre colorate.
Il montaggio elettrico porta una lampadina led che non scalda.
Alcune lampade sono eseguite totalmente o parzialmente con carta riciclata (proveniente da imballaggi alimentari).

Arazzo in carta, 2023
Anche gli “Arazzi” decorativi sono realizzati con gli stessi materiali, in parte riciclati. Una sorta di monito a non dimenticare quanta acqua serve nei processi produttivi che spesso producono oggetti che diventano rifiuto. Per rispetto dell’acqua e dell’ambiente che ci accoglie, l’artista produce queste “creature nuove”, la cui anima diventa la luce che illumina il buio dei nostri comportamenti sbagliati.


Caterina Mazzoli
MAISON ANGELA Via Garibaldi, 4, Isola della Scala

Paesaggi gestuali, 2023
Le opere esposte rappresentano delle risaie. Lo stile è caratterizzato da una serie di segni sottili che permettono di scorgere i profili dei campi e di ciò che li circonda. L’intento è di dare risalto al gesto che sottende l’atto pittorico grazie alla tecnica della monotipia. I blu e i verdi, estremamente saturi, evocano le tinte dell’acqua e della vegetazione.

Rosamaria Pepe
M.V. STORE (SANTINI & co) Via Roma 2, Isola della Scala

Abiti qui?, 2023
L’opera esposta - una stampa su foglio di acetato trasparente, realizzata a partire da una fotografia - riflette già nel titolo un certo carattere ludico, giocando sul doppio significato della parola “abiti”, al fine di stabilire ed esprimere una relazione tra due luoghi: Isola della Scala, rappresentata da uno scorcio del fiume che la attraversa, il Tartaro, e il negozio di abbigliamento maschile “Santini&Co”, nella cui vetrina l’opera è collocata. Come l’acqua del fiume, la scritta che riporta il titolo all’interno della stampa scorre e si lascia intravedere nella sua trasparenza e attraverso il suo filtro mostra, a chi la osserva, l’esposizione del negozio.

Vania Casna
MARI E MONTI Via Roma, 54, Isola della Scala

Everest, Monte Pastello, Pizzo di Levico, Dolomitie Vigolana, 2023
Cinque acquerelli raffigurano cinque paesaggi montani. Un omaggio al luogo espositivo che accoglie le opere e parte della poetica dell’artista.

Angelica Ongaro 
SPACCIO COOP CAMAGRE Via Ca’ Magre, 69, Isola della Scala

Aridità, 2023
Un piccolo tempio votivo stilisticamente ispirato agli altari voodoo dove il simulacro è un utensile in plastica, un pluviometro, attorniato di immagini che ritraggono persone e creature prostrate in raccoglimento alle quali si aggiungono piccoli oggetti di culto. In un horror vacui di suppliche e implori, senza lingua né credo, si alza un grido unanime al cielo perché interrompa questo “tempo sereno” presagio di morte, e pianga in sinergia a tutte le creature che bramano implorando la pioggia. Una danza figurata rivolta all’invisibile, nella speranza di un avvenire. Per scongiurare l'irreversibile che impietoso avanza: il deserto.

Fatima Taglialatela
UN’IDEA PER CAPELLO DI MENEGHELLI MONIC Via Roma 29b, Isola della Scala

La via dell’acqua, 2023
Dipinto ad olio su carta, il lavoro si compone di tanti piccoli quadretti, come un mosaico, in modo da poter comporre un percorso, tracciare una mappa dell’acqua che scorre e che bagna la pianura delle risaie. Il colore nero grafico permette di dare maggior importanza al segno, al concetto di solco che lascia l’acqua quando passa, quando permane e lascia un’impronta.

Francesca Vignoni
MAX CALZOLAIO Via Roma, 29, Isola della Scala

Tracce, 2023
L’opera porta alla luce la ferita dell’abbandono e le paure che ne conseguono. Le cicatrici che segnano l’Anima.
La scarpa rinchiusa in un vaso come a fermare un momento del passato, ma il tempo (la natura) continua a scorrere ricoprendo sempre di più quegli indumenti.



Angelica Ongaro
MEGGIORINI ELETTRODOMESTICI Via Roma, 13, Isola della Scala

Per terre, 2023
Con questa espressione, titolo dell’opera esposta, l’artista evoca l’esigenza di un’esplorazione identitaria che trova nella terra, intesa come luogo di origine, un senso collettivo di appartenenza; per terre si insinua e scorre l’acqua del fiume che non intende fermare la sua corsa.
Il corto ritrae dall’alto il fiume Tartaro che avanza e separa i terreni che solca. Esso scorre in direzione sud di Isola della Scala, nel breve tratto che congiunge il Mulino della Giarella, in apertura, e il Molino Novo di Erbè, alla conclusione di questa breve mappa filmica. Sottotitolo del progetto, La bellezza dei luoghi dimora d’identità, è stato di spunto all’artista per integrare il video con elaborati iconografici bidimensionali di formato rettangolare, risultato della combinazione di fotografie e stampe calcografiche assemblate su carta mediante la tecnica del collage.

Manuel Cristani
INTIMO E MERCERIA TATIANA Via Roma, 3/c, Isola della Scala

Giochi di luce riflessa, 2023
Sfocature e bagliori usati per ritrarre l’acqua attingono stilisticamente all’operato dei grandi maestri informali del Novecento, come a un più lontano sguardo rivolto a William Turner.

Step 2, 2023 
A partire da una fotografia di riflessi nell’acqua, l’artista ha rielaborato l’immagine, invertendone campiture e spazi. Il risultato, realizzato con olio su tela, è un reticolo cromatico sui toni verdastri, offuscato, sbiadito, con pennellate che si muovono in orizzontale e in verticale.

Blupalude, 2023
Al fine di creare sbalzi materici e accentuare la percezione di contatto con la realtà esterna, nell’imprimitura della tela l’artista ha incorporato frammenti di origine naturale. Il risultato è una rappresentazione della palude come un insieme caotico.

Riemergere, 2023
Una colata di giallo invade l’azzurro. Un riflesso che l’artista ha colto guardando il sole riflettersi nell’acqua. Anche in quest’opera l’artista ha inserito frammenti naturali per poi dipingerci sopra. In questo caso i frammenti sono meno evidenti e vanno a confondersi nell’insieme pittorico. Solo da vicino è possibile cogliere questa realtà esterna che entra e confluisce direttamente coi pigmenti.

Lucrezia Baldon
OTTICA GOZZI Via Primo Maggio 1, Isola della Scala

Waves, 2023
Con questo lavoro l’artista presenta un elemento chiave della cultura orientale e più nello specifico di quella giapponese, la Carpa Koi. La Carpa Koi è un animale molto apprezzato e stimato, non solo per la sua bellezza come pesce colorato ma soprattutto perché simbolo di perseveranza. La carpa è sempre in movimento ed è considerata uno dei pesci con più energia e forza. È inoltre in grado di nuotare controcorrente, e ciò viene interpretato sia in una rappresentazione anticonformista (la forza di non seguire la corrente, bensì di seguire la propria via indipendentemente dal contesto) sia come forza di superare le avversità. L’artista ha cercato di trasmettere queste iconografie su un formato di carta diverso dall'ordinario, qualcosa che potesse rappresentare un’avversità da superare ma che potesse allo stesso modo infondere forza al disegno. Ha quindi usato carta termica patinata a nastro che crea un contrasto con la finitura opaca dell’acrilico.

Francesca Previdi
GELATERIA ELENA Via Garibaldi 7, Isola della Scala

Pianeti d’acqua, 2023
Le opere appartengono all’ultimo progetto dell’artista sul tema del paesaggio, in cui pittura e scultura dialogano per creare dei tondi che richiamano l’acqua.
I tondi sono stati lavorati con un impasto di gesso e colla in modo da ricreare i movimenti fluidi dell’acqua che sono stati poi ripresi pittoricamente grazie ai colori acrilici; infine sono stati applicati parti di specchi e vetri rotti o la foglia d’argento per ricreare la luminosità delle increspature dell’acqua e quindi riflettere la luce.

Letizia Salvadori
FARMACIA MODERNA Via Garibaldi 1, Isola della Scala

Save our souls - Salvate le nostre anime: S.O.S. Alberi, 2023
Due tavole raffigurano un albero e le sue cortecce. Per quanto fissi e immobili testimoni della nostra quotidianità, con il passare delle stagioni gli alberi crescono, cambiano la loro forma e ricreano nuovi paesaggi. Così come gli uomini si muovono sulla terra, così le radici dell’albero si muovono sotto la terra, i rami si ergono verso l’alto, verso il sole ed il cielo. La corteccia rappresenta l’interfaccia di un albero con il mondo esterno che lo circonda. 

Tramonto nella risaia: la spiga solitaria, 2023
Il fascino del tramonto nella risaia. I colori caldi e i toni che vanno dal giallo al rosa del cielo rispecchiano la maestosità della natura di questo paesaggio acquatico. Paesaggio affascinante, pieno di romanticismo, che spesso conduce le persone ad un viaggio introspettivo alla scoperta di se stessi. Quando si guarda un tramonto si vive un momento unico ed irripetibile che ci porta a stare a contatto con la natura. Il riflesso del sole sull’acqua, il vento che lambisce ed increspa le spighe del riso cambiano continuamente i colori.

La Madre Terra: l’isola del contadino, 2023
L’armonia che esiste fra uomo e natura è sempre stata regolata dalla presenza dell’acqua nel territorio. L’acqua è l’elemento fondamentale della vita, in particolare per quella dei contadini che permette loro di coltivare il riso e il nutrimento necessario. La composizione pittorica è incentrata, in primo piano, sugli strumenti necessari al contadino per lavorare la terra. Al centro si può notare un’isola, dell’acqua azzurra che trasmette la forza della vita che si plasma in sinergia con l’elemento solido della terra.
  
Alice Pierantoni

MR ANT DONNA Via Vittorio Veneto, 1/a, Isola della Scala

Cassetto, tecnica mista (polistirolo, resina e siliconi), 2022
Let it be, installazione fotografica, 2023
Eat with your eyes, tecnica mista (polistirolo, acrilico e stucco), 2023  

Le tre opere appartengono una ricerca che l’artista conduce da diversi anni sul concetto di ‘disturbante’. Una serie di oggetti dai colori tenui e all’apparenza piacevoli, sono in realtà costituiti da elementi che ne spezzano l’armonia: un calco di zampe di anatra e una buccia di banana in resina (Cassetto, 2023); pasticcini dell’ora del tè avariati dal sole di una giornata (Let it be, 2023); scritte sulle torte che non ci si aspetterebbe a un compleanno (Eat with your eyes, 2023). 

Bambù, tecnica mista (bambù, poliuretano espanso, acrilico e vecchi oggetti del quotidiano), 2023
Gli oggetti incastrati e le “nuvole” in poliuretano, rappresentano una sorta di fungo che infesta la pianta soffocandola. Realizzata pensando al cambiamento climatico, i pezzi di gesso aggrappati all’estremità simboleggiano il peso che porta il nostro pianeta ogni giorno.

Giulia Comensoli
in collaborazione con Andrea Festa, producer freelancer, e Mohammed Diagabi, videomaker freelancer e studente dell’Accademia di Cinema di Milano

OTTICA GIOIELLERIA FERRARINI Via Cavour, 9, Isola della Scala

Mental health, sculture in stagno, installazione audiovisiva e fotografica, 2023
Tramite microfoni elettronici sono stati captati segnali bioelettrici, suoni e vibrazioni prodotti dal corpo umano durante una seduta meditativa. I suoni sono stati rielaborati per comporre una traccia audio, una melodia proveniente direttamente dall’anima. L’installazione si compone della parte sonora, di un video esemplificativo della tecnica  “Stone balance” dello yoga e di una serie di sculture in stagno. Queste ultime rappresentano il peso che nella vita quotidiana hanno i pensieri di una persona sulla propria salute, associate però alla leggerezza che essi possono acquisire grazie alla meditazione. 


Anna Pasinetti
MR ANT BAMBINO Via Cavour, 32, Isola della Scala

Drops, 2023
Un paravento in legno contiene, racchiusi tra pannelli in plexiglass, alcuni fogli da lucido su cui l’artista è intervenuta con dell’inchiostro blu. 
Su alcuni fogli ha realizzato delle forme, delle pennellate, dei gesti circolari, che ricordano delle gocce di pioggia che cadono in una pozzanghera, in un fiume o in un qualsiasi ambiente acquatico. Su altri fogli è invece intervenuta con pennellate più veloci e piccole, come se fossero dei pesciolini. Ha poi sovrapposto i fogli a coppie così da creare una relazione tra gli elementi, un nuovo ambiente.
Il lavoro riflette sull’idea di Natura, intesa come relazione sia tra due esseri viventi, sia tra un individuo e l’ambiente che lo circonda, e sul limite dell’uomo a interagire completamente con ciò che lo circonda, invitandolo a trovare un senso di appartenenza con esso.


Giulia Comensoli
MR ANT UOMO Via Cavour, 30, Isola della Scala

Flussi di coscienza, manipolazione di pellicola fotografica, 2023
L’opera è il risultato di un’indagine sulla persona e sulla sua essenza, attraverso l’utilizzo della fotografia. Durante questi mesi estivi l’artista ha portato con sè la macchina fotografica (una Yashica 109 multiprogram) e ha improvvisato shooting fotografici quando riteneva che in una determinata situazione risaltasse a pieno la personalità di chi aveva di fronte, ne “trasparisse” l’anima.
Le stampe sono il risultato di una manipolazione del negativo della pellicola, il quale è stato lavorato con detersivi e candeggina per creare le patine soprastanti, creando così un effetto fluido che mette le fotografie in comunicazione tra di loro.

Fatima Taglialatela
L MODA ABBIGLIAMENTO Via Cavour, 4, Isola della Scala

Paesaggi sommersi, 2023
Il titolo vuole evocare l’atmosfera dai quattro tessuti dipinti con smalti acrilici. Questi fondali sono stati realizzati con l’idea di immergersi nell’ambiente delle risaie. Il riso per essere coltivato dev’essere sommerso dall’acqua e quindi, ispirandosi a questa peculiarità del cereale, l’intenzione è quella di ricreare la situazione in cui si trova il chicco durante la sua lavorazione. In una versione più poetica si vuole intendere la fusione dell’anima del riso con l’anima dell’acqua.